California Dreaming

Saturday, November 26, 2005

MADNESS

Oggi e` il black friday, che non e` qualche festa politica di destra ne' un giorno di lutto nazionale, ma il giorno dei grandi saldi qui negli states, quando le varie mall mettono in liquidazione tutta la merce per disfarsene e far posto alle decorazioni natalizie. Tanto per rendere l'idea vi basti sapere che ci sono siti specializzati creati per l'occasione che circa una settimana prima cominciano a dare anticipazioni sugli sconti che verranno e consigli su come sopravvivere al venerdi di shopping...Ovviamente non potevo perdermi la ghiotta occasione per vedere quel che puo`scatenare nella gente la frenesia dell'acquisto cosi ho fatto una gita "CULturale" a Gilroy, la capitale della coltivazione d'aglio e degli outlet, dove c'e` una grande mall con piu` di un centinaio di negozi, portata dal povero Andrea che si e` fatto convincere (e che penso mi maledira` per il resto dei suoi giorni...:-)
Beh, appena arrivati abbiamo subito avuto testimonianza della pazzia imperante...all'ingresso dell'outlet un vigilante in preda a manie di grandezza regolava il traffico a colpi di fischietto risultando ancora meno utile di un vigile urbano alla Stanga nell'ora di punta...passato il cerbero (mai paragone fu' piu` propizio..."lasciate ogni speranza voi ch'entrate"...:-) abbiamo partecipato alla lotta per il parcheggio...dopo una decina di minuti passati a girare intorno, alla ricerca di qualcuno che finita la missione spesa si decidesse a spostarsi, Andrea si e` arreso e mi ha mandata allo sbaraglio da sola...grave errore! mai mandare una donna sola nel regno della perdizione al 50%...:-)
Per farla breve pensavo di essere preparata a quel che mi aspettava,avendo avuto testimonianza diretta dei saldi in Italia, tanto che avevo subito bollato come esagerazioni i racconti di Tonia (una delle ragazze della cena del thanksgiving) che mi aveva dipinto scene apocalittiche...ebbene mi sono dovuta tristemente ricredere...era tutto vero!
In questi luoghi abbandonati da Dio l'americano medio si trasforma, abbandonando l'atteggiamento politically correct che solitamente adotta e lasciando libero sfogo ai suoi istinti piu` bassi...nell'ordine ho visto una cinquantina di persone ferme in fila all'ingresso di un negozio in attesa di poter entrare (che la regalavano li la roba?), gente con la lista della spesa e la piantina manco fosse a una caccia al tesoro, negozi iperaffollati, bambini urlanti rincorsi da mamme isteriche, gente che si sovrapponeva nel tentativo di vedere per prima l'offerta migliore, poveri mariti in fila alle casse in attesa di mogli intente a dilapidare l'ultimo stipendio, gente che tentava di trovare un varco nelle chilometriche code per pagare (questa e` la cosa che mi ha sconvolto di piu`...ma come, gli americani non erano i fautori delle code ordinate?mi pareva quasi di essere in Italia..:-) e dulcis in fundo un paio di donne che han sfiorato la rissa per accaparrarsi l'ultima maglietta di Calvin Klein...
Insomma dopo un paio d'ore di pura follia (ho pure tentato di unire l'utile al dilettevole facendo a mia volta un po' di acquisti, ma con scarso risultato...dopo aver pazientemente fatto la fila da CK per mezz'ora per pagare una camicia mi sono definitivamente arresa!) e` giunto il momento catartico di recuperare l'auto e uscire dalla bolgia...peccato che nello stesso istante una buona meta` della gente li` abbia avuto la stessa splendida idea...ma con infinita pazienza il buon samaritano e` riuscito a portarmi via e farmi arrivare a casa sana e salva..peccato solo non essere riuscita ad avere la maglietta...
Ovviamente scherzo, non mi metterei mai a litigare per un capo di vestiario...per lo meno non per una misera tee shirt!;-)

AMERICAN TIRAMISU`

THANKSGIVING

Ed e` arrivato anche il ringraziamento...dopo il 4 luglio, festa dell'orgoglio americano, questa e` la festa piu` sentita dalla gente del luogo...milioni di persone si mettono in viaggio da una parte all'altra degli states in questo weekend solo per mangiare una fetta di tacchino in famiglia...e` abbastanza buffo per un popolo che ha fatto dell'indipendenza la sua bandiera e che normalmente considera la famiglia non un nido sicuro dove rifugiarsi, ma una gabbia da cui scappare il prima possibile (qui gli ultraventenni che vivono ancora in casa sono visti come appestati e le povere madri che se li sorbiscono vengono tacciate di incompetenza educativa...uguale uguale a quel che succede in Italia, vero?:-)
Dato che per noi (=Andrea, Riccardo ed io) era il primo Thanksgiving, abbiamo voluto recuperare il tempo perduto, cosi abbiamo avuto non una ma ben due feste del ringraziamento...peccato che a fine giornata il mio stomaco volesse far tutto tranne ringraziarmi...:-S
Cosi abbiamo organizzato un pranzo del ringraziamento "in famiglia", con Marcello, Paola e le bimbe, con menu` tradizionale a base di turkey (per gli amici tacchino!) mashed potatoes and stuffing. Al termine del pranzo Marcello dopo essersi fatto pregare un po' da ceduto, cosi noi abbiamo avuto anche il tradizionale discorso del capofamiglia...fatto da Paola, ovvio! (questo solo perche' Alice, che e` quella che porta i pantaloni in casa, non era dell'umore giusto...:-)
Dopo il luculliano pranzo e la passeggiata digestiva (per la quale i miei piedini, incastrati per l'occasione in un paio di eleganti quanto scomode scarpette, si stanno ancora vendicando) abbiamo salutato l'allegra famigliola e ci siamo avviati al secondo incontro.
Riccardo che e` molto scaramantico ha preferito declinare l'invito sapendo che saremmo stati 13 ad un tavolo, e se ne e` andato a letto con la cinese...l'influenza intendo!:-)
La festa per il ringraziamento a casa di Patricia e` stata all'insegna del multietnico, con quintali di cibo proveniente dalle piu` disparate parti del mondo...praticamente abbiamo fatto un giro del mondo in 80 piatti, cominciando dalla tortilla argentina, passando per il tradizionale tacchino per finire su un italico tiramisu`, addobbato per l'occasione con l'american flag...d'altra parte siamo negli stati uniti, no?
La serata e` passata allegra tra cibo, vino e danze varie...per fortuna Patricia ha una casetta tutta per se' e non ha quindi il problema dei vicini fastidiosi, cosi` il pranzo, cominciato con i primi ospiti alle 3 del pomeriggio, e` durato fin dopo mezzanotte...(chissa` la creps che direbbe se facessimo una festa come questa a Padova con musica a palla e balli sul tavolo!:-)
Anche qui abbiamo avuto il nostro bel discorso del ringraziamento, fatto da Patricia che per l'occasione ha finto pure di essere seria (solitamente preferisce la modalita` buffa!) che da brava padrona di casa americana ci ha spiegato per bene il significato del thanksgiving.
Che altro dire?guardate le foto, si commentano da sole:-)

Tuesday, November 22, 2005

CARMEL BEACH

So che appena tornero` nel belpaese mi lapiderete in massa per quello che vi sto` per raccontare, ma non rieso proprio a resistere alla tentazione di condividere con voi quest'esperienza...:-)
Ieri (domenica!) mi sono svegliata baciata dai primi (?) raggi del sole mattutino, che ben prometteva. Dopo una pigra colazione e un maldestro tentativo di imitare "laBellaLavanderinaCheLavaIfazzoletti", sono scesa in citta` per giocare alla turista (Monterey nel weekend si riempie di gente di tutti i tipi e colori che viene a vedere i sealions al porto e a provare gli innumerevoli campi da golf della zona) e pranzare al fisherman's wharf con Andrea. Dopo un frugale pasto (scusate ma era una parola che volevo usare da tanto tempo..:-) abbiamo deciso che la giornata era troppo bella per essere sprecata stando al campus a lavorare, cosiche' siamo andati a Carmel. Li oltre alle innumerevoli gallerie d'arte e le case dei milionari, c'e` una fantastica spiaggia, che non poteva non essere vista. Cosi` il 20 di NOVEMBRE me ne sono andata in spiaggia in maniche corte a PRENDERE IL SOLE!!! Che dire, vi ho pensato un sacco (mh, sono poco credibile, eh?) ma soprattutto ho pensato un sacco al freddo e al gelo associati alla parola novembre nel mio immaginario, e onestamente li` stesa al sole e accalorata (la maggiorparte della gente era in costume) ero proprio felice di dov'ero...:-)

Thursday, November 03, 2005

RESUME`

Nonostante il lavoro cominci ad assorbire le mie giornate, il tempo per il dolce far niente si trova sempre!cosi eccomi qui a fare un veloce riassunto delle ultime avventure e delle buffe cose che ci sono in questa landa desolata :-)
aaaL'ultima settimana e` stata piuttosto intensa, finalmente ho conosciuto un po' di gente e sono uscita la sera (con buona pace della Rosina che sperava facessi tre mesi di clausura in stile l'eremita..) quel tanto che basta per scoprire che se in California non conosci qualcuno che fa una festa privata all'una di notte te ne devi per forza andare a dormire perche' tutti(!) i locali smettono di servire da bere e chiudono immediatamente (altro che in Italia dove c'e` l'orario flessibile...Ezio docet!), indipendentemente dal fatto che siano delle semplici birrerie o dei locali danzanti (insomma niente a che vedere con i ritmi italiani...ed io che mi lamentavo che la mia piccola Vittorio fosse una citta` morta..in confronto sembra Dysneland!)
aaaAlla fine la pioggia e` giunta anche qui col suo carico di tristezza e gelo..dopo circa sei mesi in cui le nuvole han giocato a nascondino col sole, il dio della pioggia si e` preso la sua rivincita e ha scaricato sulle nostre povere teste tutte le lacrime arretrate...il fatto e` che qui gli americani sembrano aver preso un po' troppo sul serio il film "il Corvo" col suo "non puo` piovere per sempre" e quindi nessuno si preoccupa di procurarsi un ombrello o qualche altro attrezzo per coprirsi il capo, col risultato che in giro per Monterey con il mio ombrellino giallo evidenziatore (il colore molto "discreto ed autunnale" non l'ho scelto io, ovvio!) sembravo proprio un pesce fuor d'acqua...oppure un'attrice improvvisata intenta a provare "singing in the rain"...sigh!
aaaMartedi sera sono stata trascinata da Soledad a provare una lezione di kickboxing...un'ora di distruzione stile "million dollar baby" (con i calci pero`!) e`superfluo dire che dopo 5 minuti scarsi il mio fiato era finito e le maledizioni per aver accettato si sprecavano, ma tutto sommato mi sono divertita proprio un sacco...l'unico inconveniente e` che aver sfogato cosi tutto di un botto lo stress accumulato ha lasciato il segno sui miei pigri muscoli, tanto che son due giorni che mi sento piu` acciaccata della mia nonnina ottantenne...:-)
aaaPer la serie "come sono tristi gli sposi americani" non posso non segnalare l'ultima scena che mi e` capitato di vedere...lo scorso sabato sono approdata in un negozietto di bigiotteria (ero alla disperata ricerca di un'orecchino da naso, dato che il mio l'avevo perso una decina di minuti dopo che mi era stato chiesto del perche' ne portassi uno e se non avessi paura di perderlo...sigh!), uno di quei negozi dove vendono finte collane di diamanti, trucchi a basso costo e cianfrusaglie varie, e li ho visto una ragazza che confabulava con la commessa chiedendole un parere sull'accostamento di un fiocco con veletta che teneva in testa ad un vestito in un sacchetto...dopo un po' di smarrimento (Halloween era appena passato, cosa se ne faceva di un costume di carnevale?) ho realizzato che la tipa stava comprando li` il suo velo nuziale e che il sacchetto, retto cortesemente dal cicisbeo del suo fidanzato, altro non era che l'abito da sposa...CHE TRISTEZZA!!!

TRICK OR TREAT

Ebbene si, e` arrivato Halloween!
Qui in realta` e` circa un mese che la gente si prepara al gran evento, decorando case e spendendo milioni nell'acquisto di costumi, possibilmente horror (se per bambini) o fetish (da adulti).
Comunque sia ho mio malgrado rinunciato al costume (per questioni di tempo/denaro/voglia di mettermi alla ricerca) ma non a vedere quel che qui si combina.
Cosi` lunedi al tramonto ho accompagnato Alice nel giro di ronda per il "trick or treat" (che in italiano diventa dolcetto o scherzetto) a Candy Cane Lane (il quartiere chic di Monterey dove chi compra casa e` moralmente obbligato a "santificare tutte le feste").
Li ci siamo ritrovati in mezzo a schiere di bambini urlanti a caccia di caramelle...e` stato come essere improvvisamente catapultati in un american movie..da un momento all'altro mi aspettavo che spuntasse qualche maniaco vero (c'e` sempre un maniaco nei film che decide di uccidere qualche innocente il 31 ottobre..) o qualcuno con una cinepresa in mano a dire 'tutti a casa, la scena e` finita'!:-)
Alla fine della passeggiata Alice ha raccolto una zucca piena di caramelle e dolcetti vari e neanche una porta sbattuta in faccia (d'altra parte come potevano essere scortesi con cappuccetto rosso?guardate le foto e ditemi voi se non ho ragione!:-) cosi` ce ne siam tornati a casa tutti felici e contenti!
La serata e` passata invece all'insegna del multietnico...infatti sono andata a cena a casa di amici di Andrea, dove eravamo rispettivamente tre italiani, due argentini, una finlandese e due americane...una babele di lingue, ma molto divertente! Abbiamo rinunciato alle follie da festone di halloween, anche perche' purtroppo qui il giorno dopo si lavorava (gli americani sono cosi` politically correct che non festeggiano alcuna ricorrenza religiosa...sigh!), ovvero niente costumi e fiumi d'alcool..(mh, ad essere precisi, niente maschere e basta...:-) ma la serata e` stata ugualmente meritevole...pensate che mi han pure fatto cantare al karaoke! (per vostra fortuna non ci sono testimonianze audio dell'evento!)
A dir la verita` la vera sfilata di Halloween l'ho vista martedi mattina a lezione, quando uno dopo l'altro sono entrati in classe i miei compagni di banco vestiti di tutto punto (c'era un qualche generale in visita a quanto pare) con l'alta uniforme invernale...beh, avete presente il JAG (il telefilm intendo)? ecco erano vestiti esattamente cosi`! :-)