L'ARRUOLAMENTO
Ed eccoci a lunedi mattina...qui comincia davvero l'avventura...
dopo aver passato mezz'ora riflettendo sull'angoscioso problema del "oddio come mi vesto per andare in una base militare?" ho preso il coraggio a quattro mani e mi sono incamminata alla volta del campus...ho percorso i 100 metri scarsi che dividono la mia casa dal cancello di ingresso (eh gia` sono molto piu` vicina che a Padova!) ed ho mostrato esitante il mio passaporto ad un militare armato di tutto punto...per fortuna il mio nome era nell'elenco degli ospiti, cosi ho avuto il permesso di mettere piede in zona militare (esperienza unica nella mia vita, anche se abito a 50 metri da una caserma in Italia ed ero abituata a capire quanto in ritardo ero per la scuola grazie alla tromba dei soldatini...)
Pazienza, non si puo` avere tutto dalla vita, no?
Il primo giorno e` stato molto tranquillo, a parte seguire un corso di controllo ottimo (argh!la mia prima vera lezione in inglese!) non mi hanno fatto fare granche' altro...il professore gentilmente mi ha detto "non ti preoccupare, stai lavorando per lo Stato, non devi lavorare molto!" ed io ovviamente l'ho preso in parola...:-) (sono o non sono la regina del cazzeggio come Silvia sostiene???)
Martedi invece e` stato molto piu` interessante...infatti qui ogni martedi` c'e` l'uniform day nel quale tutti gli studenti e i docenti graduati devono indossare la divisa per entrare nel campus...li mi sono sentita un po' un pesce fuor d'acqua dato che tutte le ragazze che ho incontrato in giro erano vestite di tutto punto e si salutavano col un attenti e un saluto militare, ma per fortuna ho finalmente incontrato un po' di italica (e civile) gente...:-)
Cosi dopo 4 giorni in cui non sentivo nell'aria la lingua di Dante e Manzoni...ho ovviamente continuato a non sentirla, dato che per fortuna cotal gente parla come me la lingua di Vasco e di Elioelestorietese...altrimenti avrei continuato a non capire nulla...:-)
dopo aver passato mezz'ora riflettendo sull'angoscioso problema del "oddio come mi vesto per andare in una base militare?" ho preso il coraggio a quattro mani e mi sono incamminata alla volta del campus...ho percorso i 100 metri scarsi che dividono la mia casa dal cancello di ingresso (eh gia` sono molto piu` vicina che a Padova!) ed ho mostrato esitante il mio passaporto ad un militare armato di tutto punto...per fortuna il mio nome era nell'elenco degli ospiti, cosi ho avuto il permesso di mettere piede in zona militare (esperienza unica nella mia vita, anche se abito a 50 metri da una caserma in Italia ed ero abituata a capire quanto in ritardo ero per la scuola grazie alla tromba dei soldatini...)
A dir la verita` sono rimasta un po' delusa dall'ambiente, infatti a parte i militi col mitra all'ingresso e qualche sparuto cartello che ricorda che e` sono in proprieta` della marina americana, sembra di essere in un campus qualunque...piccolo, ordinato e tranquillo e non pieno di uomini in mimetica pronti a sganciare bombe a mano sul primo che passa..:-)
A parte gli scherzi il posto e` veramente bello...
Mi hanno pure dato un ufficio tranquillo tranquillo che divido con Qi (il post-doc), l'unico neo e` che e` in mezzo a due corridoi, quindi non ha neanche una finestrella piccola piccola...ed e` un vero peccato con tutto il bel sole che c'e` fuori stare rinchiusi qui dentro..:-SA parte gli scherzi il posto e` veramente bello...
Pazienza, non si puo` avere tutto dalla vita, no?
Il primo giorno e` stato molto tranquillo, a parte seguire un corso di controllo ottimo (argh!la mia prima vera lezione in inglese!) non mi hanno fatto fare granche' altro...il professore gentilmente mi ha detto "non ti preoccupare, stai lavorando per lo Stato, non devi lavorare molto!" ed io ovviamente l'ho preso in parola...:-) (sono o non sono la regina del cazzeggio come Silvia sostiene???)
Martedi invece e` stato molto piu` interessante...infatti qui ogni martedi` c'e` l'uniform day nel quale tutti gli studenti e i docenti graduati devono indossare la divisa per entrare nel campus...li mi sono sentita un po' un pesce fuor d'acqua dato che tutte le ragazze che ho incontrato in giro erano vestite di tutto punto e si salutavano col un attenti e un saluto militare, ma per fortuna ho finalmente incontrato un po' di italica (e civile) gente...:-)
Cosi dopo 4 giorni in cui non sentivo nell'aria la lingua di Dante e Manzoni...ho ovviamente continuato a non sentirla, dato che per fortuna cotal gente parla come me la lingua di Vasco e di Elioelestorietese...altrimenti avrei continuato a non capire nulla...:-)
Insomma per farla breve ho avuto un corso intensivo di "come sopravvivere alla California e vivere felici" ed ho partecipato al mio primo social event...FINALMENTE PASTA!
Ma prima ho avuto il piacere di vedere l'unico momento di vita a Monterey (dai racconti pare piu` smorta della mia amata Vittorio...e ce ne vuole vi assicuro per esserlo!) IL MERCATO.
Decisamente piu` variegato in gente e pittoresco di quello italiano...nel giro di pochi metri si potevano acquistare in ordine degli oli da massaggio, del grasso di balena, dei burritos, della verdura fresca da una coppia di Trento, dei veri(?) abiti francesi, delle collane messicane e pseudo-antichita'.
Ora mi fermo qui per non tediarvi oltre..:-)
Ma prima ho avuto il piacere di vedere l'unico momento di vita a Monterey (dai racconti pare piu` smorta della mia amata Vittorio...e ce ne vuole vi assicuro per esserlo!) IL MERCATO.
Decisamente piu` variegato in gente e pittoresco di quello italiano...nel giro di pochi metri si potevano acquistare in ordine degli oli da massaggio, del grasso di balena, dei burritos, della verdura fresca da una coppia di Trento, dei veri(?) abiti francesi, delle collane messicane e pseudo-antichita'.
Ora mi fermo qui per non tediarvi oltre..:-)
2 Comments:
At 9:20 AM,
Anonymous said…
Ciao Maura!
Che spettacolo la tua avventura, mi hai tenuto col fiato sospeso come Stephen King...
Bacioni!
At 2:44 PM,
Anonymous said…
e brava Maura! Dai metti qualche foto di 'sto posto così ti invidiamo un poco..
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