
Per questo weekend mi sono presa un paio di giorni di vacanza (non cominciate a fare commenti ironici... io qui lavoro... ogni tanto...:-) e sono andata a trovare Luigi, il cugino canadese della mia mammina, che sta svernando con la famiglia in California (come dargli torto?)
Sola soletta giovedi mattina ho messo in moto il mio bolide ed ho imboccato tutta spensierata la strada lungo la costa...dopo
UNDICI ore di macchina, una sosta a Santa Barbara per risvegliare la mia gamba sinistra che s'era appisolata causa inattivita` (non ero abituata a guidare un'auto col cambio automatico per cosi tanto tempo, quindi non sapevo che fare con tale gamba...:-) e tre ore passate in coda per attraversare Los Angeles (ho cominciato veramente ad odiarla sta citta`!), sono arrivata a Palm Desert, un gigantesco campo da golf in mezzo al nulla piu` assoluto, dove i miei parenti erano in vacanza.
La cosa "divertente" e` che dopo aver diligentemente preparato e stampato la mappa col percorso me la sono dimenticata a casa...:-( Con me avevo solo la mappa di ritorno (col percorso nell'entroterra) e un paio di piantine che avevo stampato quando mi ero messa in testa di andare a Los Angeles in gita (avevo pensato di buttarle, ma pigra come sono me ne ero dimenticata...non tutti i mali vengono per nuocere!;-)
Ad essere onesta fino in fondo avevo la copia elettronica della mappa salvata sul desktop del mio portatile, ma fermarmi, cercare il pc nel bagagliaio ed accenderlo mi sembrava una cosa troppo faticosa...Cosi ho guidato per tutto il tragitto tentando di indovinare la strada giusta e fidandomi dell'istinto, solo che giunta in prossimita` della meta mi sono fatta prendere dagli scrupoli, cosi appena uscita dall'autostrada ho optato per seguire le indicazioni della mappa corretta...beh, non l'avessi mai fatto!Ho guidato per 500 miglia (quasi 800 kilometri!) senza intoppo con la mappa sbagliata e mi sono persa un'infinita` di volte con quella giusta...A questo punto devo ammettere che e` vero che le donne non sanno leggere le piantine...:-S
Giunta finalmente alla meta sono stata immediatamente portata a cena (era il compleanno di Tania, una dei miei cugini) al ristorante...cosiche' mi sono ritrovata in questo posto di gran lusso, con camerieri in guanti bianchi e sfarzo in ogni dove...peccato che non avessi avuto il tempo di cambiarmi e quindi ero ancora vestita da viaggio, jeans a tee-shirt d'ordinanza, gran comodi ma fuori luogo...:-(
Che vergogna!(lo so che sono in America e che qui la moda non esiste proprio, ma il mio italico buongusto e` piu` forte!!!) Ma il pezzo forte della serata e` che mentre io stavo tentando di trovare qualcosa di commestibile nel menu` e` arrivata la cameriera che ha cominciato a mostrare dei pezzi di carne, pesce e verdure per spiegare dimensioni ed aspetto dei vari piatti...mi pareva di essere al mercato!

L'indomani mattina siamo andati a fare una passeggiata a cavallo in mezzo al deserto (non ero mai stata ne' a cavallo ne' in un deserto!:-) L'esperienza e` stata molto interessante e divertente, specie quando ho rischiato di volare giu` da cavallo perche' il mio cdestriero si e` messo a tirar calci a quello di mio cugino David... Dopo la cavalcata abbiamo passato il resto della giornata in piscina a prendere il sole...li mi sono tristemente resa conto che ormai non sono piu` cosi` giovane...un tempo infatti avere una piscina a disposizione e non entrarvi sarebbe stato un sacrilegio, mentre stavolta ho senza indecisione preferito l'
hot tub al gelo della piscina...tra un po' arriva l'ora della pensione...

Sabato invece mi hanno portata ad Hollywood a vedere gli universal studios...
Sono stata in mezzo al set di
desperate housewives ed ho visto un sacco di altri set passati e presenti...anche un accenno di futuro visto che nel tour ci han fatti passare dove stanno costruendo il nuovo set per
fast & furious atto terzo...:-)

Finito il giro agli studios abbiamo tentato di andare a vedere il teatro cinese con il marciapiede delle celebrita`, ma ci siamo perse nella parte piu` sfigata della citta` (devo dire che sta Los Angeles piu` la vedo e meno mi piace!) cosi senza aver visto nulla abbiamo preso la via del ritorno, passando prima pero` sulla Melrose avenue e soprattutto attraverso Beverly Hills...mi sentivo proprio in un telefilm!:-)
Cosi e` giunta la domenica e la fine del sogno...era infatti ora di ritornare sui miei passi al mio piccolo paesello e al lavoro... i miei cugini erano cosi dispiaciuti nel farmi andare via, ed anche molto preoccupati dal fatto che me ne tornassi tutta sola con il mio catorcio (non si fidavano della mia macchina...forse a ragione...:-s )
Sta di fatto che con molta calma ho preso la via del ritorno (stavolta ho evitato la costa, cosi ci ho messo "solo" otto ore ad arrivare a destinazione!).
Il viaggio e` stato piu` o meno tranquillo (a parte le incazzature per le code kilometriche causate dall'incapacita` totale di guida degli americani...) fino a meta` strada, quando in mezzo al nulla piu` assoluto, dopo svariate miglia di strada in forte pendenza, dove la mia macchinina ha mostrato tutti i suoi limiti (essendo un milleenove di cilindrata ed avendo milioni di metri alle spalle ha una ripresa pari a quella di una lumaca...sigh!), si e` improvvisamente accesa una graziosa lucetta sul cruscotto con scritto "check engine"... ovviamente mi sono spaventata un sacco, ero a 250 miglia da casa, in una zona isolata, da sola, poco prima del tramonto...cosi dopo aver scartato l'idea di fermarmi seduta stante a bordo strada, ho optato per prendere la prima uscita, che fortunatamente aveva una stazione di servizio annessa... Cosi mi sono fermata, ho aperto il cofano (sembrava di stare all'inferno li dentro!) e tutta disperata ho chiamato Sole, che con infinita pazienza ha atteso che mi calmassi un po', mi ha chiesto se sentivo rumori strani o se la macchina aveva comunque qualcosa di anomalo a parte la spia, e alla mia risposta negativa mi ha intimato di controllare l'olio, buttare un po' d'acqua nel radiatore e ripartire al piu` presto!
Cosi confortata dalla telefonata sono andata alla stazione di servizio a comprare il refrigerante per il radiatore, nella speranza di trovare qualche buon samaritano che almeno mi spiegasse DOVE dovevo buttare il magico liquido, ma ovviamente ho trovato solo una commessa tutto fuorche' sveglia e un po' personaggi poco raccomandabili...percio` seguendo il motto chi fa da se' fa per tre sono tornata alla mia macchinina e li mi sono messa alla ricerca del tappo del radiatore...per fortuna la caccia al tesoro e` durata poco (questo viaggio si e` rivelato piu` utile di un corso di meccanica alla scuola radio elettra!:-)
Cosi sistemato il bolide sono ripartita come un razzo (si fa per dire...:-) alla volta di casa. Per fortuna non ci sono stati ulteriori intoppi cosi sono arrivata a casa sana, salva e con la macchina ancora funzionante!